Imperdibile la visita alla grotta Còale del Mondo in località Cerro Veronese, dalla quale provengono una varietà di manufatti litici del Paleolitico superiore, del Neolitico ed Eneolitico: Punte di frecce, lame e raschiatoi.
Esplorate la vostra mente attraverso l'immaginazione, intraprendendo il percorso degli uomini che vivevano alla fine dell'Età Neolitica e dell'età del Bronzo passeggiando in questa intrigante grotta carsica.
BUONA AVVENTURA!
Dalla croce del 1915 della contrada Montarina, a Cerro Veronese, scendendo verso la sottostante contrata Busa (derivante dal dialetto Veneto "Buca" per la sua collocazione), poco lontano nel bosco e raggiungibile attraverso il sentiero che serpeggia tra la fitta vegetazione, si trova una delle grotte carsiche più intriganti della zona: il Còale del Mondo, il cui nome esatto sarebbe Còale di Edmondo, dal nome del proprietario. Lo si trova nel vajo della Carcarèta (dalla presenza di una calcara) e man mano che si scende nel bosco a Sud, il paesaggio si fa sempre più suggestivo e selvaggio. Merita uo sguardo, perchè lo straordinario colore verde del fondovalle che si riflette nell'aria, crea situazioni paesaggistiche simili a quelle tropicali.
La documentazione archeologica attesta che il territorio di Cerro, come quello della Lessinia, fu densamente popolato in epoca preistorica, sopratutto nel periodo fra la fine dell'Età Neolitica e gli inizi dell'Età del Bronzo. Riguardo il tipo di insediamento, si segnala l'utilizzo sia di accampamenti all'aperto che di ripari sotto roccia e di grotte, come il Còale del Monto, utilizzati più frequentemente come abitazione. Proprio quì, sono stati trovati una serie di manufatti litici del Paleolitico superiore, del Neolitico ed Eneolitico: Punte di frecce, lame e raschiatoi.
Il Còale del Mondo rientra nel sentiero n.8 delle Sorgenti - Cerro Veronese.